Potafiori è un bistrot in cui cibo, fiori e musica sono ad immagine e somiglianza della mente creativa che li ha fatti avverare, come fossero desideri da esprimere. Rosalba Piccinni è infatti l’anima prorompente di tre spazi, due dei quali a Milano, dove bellezza e ricercatezza ti colpiscono sin dall’ingresso. Se non conoscete Rosalba, i suoi negozi di fiori, la sua voce e la luce che ha negli occhi, potreste pensare che Potafiori sia un bellissimo locale, ben progettato, curato in ogni dettaglio, invece sono lei e il suo staff a renderlo unico.
Istintiva, decisa e di una positività disarmante, mai avrebbe immaginato di arrivare fin qui. Cresciuta in una famiglia umile, ha iniziato a lavorare fin da giovanissima: in un bar, seduta dietro a una macchina da cucire e facendo le pulizie. A 16 anni, per caso, ha iniziato a vendere fiori e la sua vita è cambiata. Dopo 11 anni ha rilevato l’attività della proprietaria del negozio dove è diventata una fiorista e, da Bergamo, nel 2009 è arrivata a Milano, aprendo un secondo negozio, Fiori.La sua predisposizione naturale per l’arte l’ha messa tutta nel lavoro, e nel tempo ha saputo unire una passione a un’altra: il canto. Rosalba non a caso è definita la cantafiorista. Partita dal coro parrocchiale del suo paese, che è stato a lungo una valvola di sfogo da una vita felice ma difficile, oggi può vantare di aver cantato in diverse serate - tutte soldout - al Blue Note di Milano e di aver collaborato con musicisti di altissimo livello. Se si guarda indietro, Rosalba ringrazia il cielo per la famiglia in cui è nata e del poco che avevano. Dalla noia e da quel poco è venuta fuori tutta la sua creatività, un gran senso pratico, la grinta e la voglia di fare, di lavorare sodo per raggiungere degli obiettivi. Con sacrificio e mettendosi sempre in discussione è riuscita a emergere e a creare qualcosa di suo.
Come Rosalba sia arrivata a Fiori, prima, e a Potafiori poi, è presto detto: questi posti l’hanno cercata. Venendo da Bergamo non conosceva così bene la città da scegliere una zona, men che meno una via. In Porta Venezia, mentre accompagnava un’amica durante una commissione, ha letto Affittasi all’ingresso di un negozio. Nel giro di una settimana aveva firmato il contratto. Con Potafiori è successo lo stesso. Non sceglie mai strategicamente in funzione di una zona, preferisce che le persone, così come lei, vengano attratte da sole dai posti. Se fosse stata una mossa di testa, avrebbe cercato dei locali in pieno centro. Sarebbe stato più facile, ma avrebbe perso un tipo di clientela che per lei è necessaria, quella che raggiunge il suo locale di proposito perchè vuole lei, non perchè è di passaggio. Ascoltare la pancia ha sempre funzionato, perchè ha sempre creduto fino in fondo in quello che faceva. Dopo tre anni dal suo ingresso nel mondo della ristorazione, sono cresciute consapevolezza e professionalità. Una volta capito come funziona un locale, è arrivato il momento di delegare la gestione a manager esperti e di continuare ad affidarsi a uno staff che condivida la sua stessa passione, per arrivare al prossimo obiettivo: aprire in tutto il mondo. Per Rosalba nulla è impossibile, si butta nelle cose e riesce a coinvolgere sempre persone e investitori che credono nei suoi progetti. Potafiori, ci racconta, può crescere ed essere ricreato a Londra, in Russia o in Kazakistan, dove l’alta società borghese costituisce un pubblico dai gusti raffinatissimi con cui condividere l’amore di Rosalba per la bellezza e a cui raccontare la sua storia.
Il mondo è pieno di bei posti dove mangiare bene o di gente geniale con belle idee, ma quello che manca al di là del business è proprio una storia da raccontare, una passione forte per quello che si fa, il dedicare tempo e amore a un progetto per poi condividerlo con altri. Quello che rende unico Potafiori è Rosalba, che ti sorride, che canta, che cura le composizioni dei fiori, che con il suo calore ti accoglie anche quando non c’è, attraverso i suoi collaboratori. Non vuole vendere fumo, la sua vita e il lavoro non sono una finzione, sono la sua passione e vorrebbe portarla con sè in giro per il mondo durante i concerti, nei suoi spazi e con le sue serenate. Sì, le serenate a domicilio sono un’altra idea speciale di Rosalba. È così che ha conosciuto Antonella Clerici, che l’ha poi voluta con sè di recente a cantare in Rai, a Portobello. Si è trattato di cogliere l’occasione al volo: tutto è partito dal fidanzato di Antonella, che voleva farle una sorpresa romantica e, in mezza giornata, Rosalba è partita in treno con un mazzo di 100 rose e ha organizzato la serenata con musicisti che mai si penserebbe di poter sentir suonare nel proprio salotto. Con la sua voce, la serenata è stata un’emozione da portarsi dentro a lungo, ed è quello che ogni artista desidera regalare.
Questa vita pazza, fatta di caso, di sfortuna e fortuna, sarà anche raccontata in un libro, un’autobiografia romanzata, edita da Vallardi, in cui Rosalba parlerà anche di un progetto a cui tiene tantissimo, ma che ha fatto storcere più di un naso. Durante il Fuorisalone 2018 ha presentato Pota Love, un’offerta di servizi che comprendono cibo, fiori e musica, in un campo che ancora non è in grado di donare nè gioia nè serenità: il funerale. Il sogno visionario di Rosalba è quello di celebrare la vita e la sua fine, evitando ai propri cari la dolorosa incombenza di occuparsi delle pratiche e della cerimonia, pensando con anticipo alla propria dipartita, con stile. Ha presentato al pubblico la sua idea pensando a tutto, persino alla bara che, possiamo assicurarvi, tutto sembra tranne che triste. Potrebbe tranquillamente stare in casa, tanto è bella. Rosalba l’ha disegnata insieme a Lorenzo Gaetani, con cui collabora da anni e che traduce ogni sua idea in oggetto. Con questo progettista e in collaborazione con la Richard Ginori ha realizzato anche i piatti che utilizza da Potafiori durante i pranzi e le cene.
Anche il locale è stato pensato da Rosalba e disegnato da architetti che hanno saputo tradurre i suoi gusti in uno spazio. Il tocco personale di Storage, lo studio di architettura che ha portato a termine i lavori, ha convinto tutti, grazie all’uso dell’ottone che ricopre la superficie dei tavoli e all’impiego del ceppo lombardo, di cui ci siamo innamorate.Da Potafiori è possibile acquistarne un piccolo blocco, un volume da usare come piedistallo per un centrotavola, a seconda della fantasia. Con il Natale alle porte, per noi è un’idea originale per fare un regalo decisamente diverso dal solito. Se non apprezzate la bellezza della pietra naturale, in alternativa, un pranzo da Potafiori, una composizione floreale o il prossimo concerto di Rosalba al Blue Note programmato per il 24 gennaio 2019, sono dei pensieri con cui vi lasciamo alle feste, oramai alle porte, e con cui auguriamo a voi, a Rosalba e al suo staff, tanta felicità.
Foto di Cristina Galliena Bohman e di Francesca Martinez
Testo di Francesca Martinez
Potafiori
Via Salasco 17
20136, Milano
Tel +39 02 87065930
Dal Lunedì al Sabato: 10.00 – 16.00, 18.30 – 23.45